Prevenire e combattere la violenza contro le donne è una battaglia di civiltà. I dati sono impietosi: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da parte di un uomo nel corso della sua vita. Ed i rischi maggiori provengono dall’ambito delle persone conosciute. In Italia si stima che 6.743.000 donne tra i 16 e i 70 anni siano state vittime di abusi fisici o sessuali e circa un milione ha subito stupri o tentati stupri. Oggi è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e come rivista, che si rivolge ai soci Coop e quindi a milioni di famiglie, ci sentiamo più che mai impegnati su un tema di cui ci siamo già più volte occupati proprio per denunciarne la drammaticità e la necessità di attivare al più presto politiche e misure di contrasto.
I numeri dicono, ancora, che il femminicidio in Italia conta quest’anno l’uccisione di una donna ogni due giorni e mezzo. Tra le tante dichiarazioni a sostegno della mobilitazione odierna ricordiamo quella della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha ribadito la necessità di porre fine a questa emergenza: “Ogni anno in questo nostro Paese a causa delle violenze sulle donne si spendono 17 miliardi di euro tra assistenza medica psicologica, giudiziaria, mancato lavoro e il danno subito dalla donna. Non deve – ha aggiunto – mai essere accettato come una cosa normale e per evitarlo bisogna educare i propri figli al rispetto della differenza di genere tra coetanei”. “Nessuna paura a denunciare”, questo l’auspicio del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge: “Il governo vuole contrastare il fenomeno del femminicidio a partire proprio dalla prevenzione. La cosa importante è che non bisogna aver paura di denunciare”.
Dal canto suo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha auspicato che gli uomini si uniscano alla battaglia contro le violenze sulle donne. In occasione di questa Giornata mondiale ha conferito l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana all’avvocatessa Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido per ordine del suo ex-fidanzato.
25 novembre 2013