Attualità

Cinture di sicurezza, ecco quello che c’è da sapere per evitare sanzioni

Tutti in partenza per le vacanze, magari anche solo per pochi giorni? Vale la pena allora ricordare le regole che accompagnano l’uso delle cinture di sicurezza perché non se ne sa mai abbastanza e i dubbi sono sempre in agguato.

Bisogna sapere, infatti, che le cinture sono un vero e proprio “salvavita” perché, in caso di urto del veicolo, ancorano il corpo al sedile proteggendone gli organi vitali ed evitando urti contro il volante, il cruscotto ed il parabrezza, o addirittura impedendo che venga sbalzato fuori dall’abitacolo.
Ecco perché allacciare le cinture di sicurezza dovrebbe essere un gesto spontaneo, automatico, come chiudere la portiera e avviare il motore. Invece, nonostante la presenza di sistemi di avviso sempre più sofisticati sulle auto di nuova generazione, ancora troppe persone non le utilizzano, mettendo la propria vita in serio pericolo.
Il Codice della Strada dedica l’intero art. 172 a questo dispositivo di sicurezza, stabilendo chiaramente obblighi, esenzioni (comma 8) e sanzioni (commi da 10 a 13). Dal testo, piuttosto lungo, estrapoliamo alcuni punti rilevanti.

Sedili posteriori – Il comma 1 dice espressamente che l’obbligo di indossare le cinture spetta al conducente e ai passeggeri, quindi anche a coloro che occupano il sedile posteriore.

Donne in gravidanza – Il comma 8, lettera f, prevede l’esonero per le donne in stato di gravidanza solo sulla base della certificazione rilasciata dal ginecologo curante che comprovi condizioni di rischio particolari conseguenti all’uso delle cinture stesse. Tale certificazione deve essere sempre portata al seguito ed esibita a richiesta degli organi di polizia. Altrimenti, anche le donne incinte devono allacciare la cintura. La stessa Polizia Stradale (in questa pagina) ricorda il modo corretto per allacciarla, cioè in modo che passi sotto la pancia e sull’anca, e non troppo lenta.

Il conducente risponde per tutti i passeggeri? – Ciascun passeggero maggiorenne risponde in proprio e solo con una sanzione pecuniaria per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Nel caso in cui il passeggero sia minorenne, del mancato uso del sistema di ritenuta risponde la persona maggiorenne che è responsabile della sua condotta (il genitore o altra persona adulta a cui è affidato) oppure, in mancanza di questo, il conducente (che perde anche i punti patente).

E i bambini? – I cosiddetti “sistemi di ritenuta”, cioè seggiolini e adattatori, sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento dei 36 kg di peso. Sul sito della Polizia Stradale è disponibile un’esauriente guida che chiarisce tutti i dubbi (ad esempio: in quale senso di marcia va posizionato il seggiolino? Si può mettere sul sedile anteriore?)

agosto 2014: fonte: linear

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