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A Gorgona i detenuti diventano viticoltori

Vigne.jpgIl ministro Cancellieri ha presentato un progetto che mira a dare ai detenuti la possibilita’ di imparare il mestiere del viticoltore. Il progetto è già operativo nella casa di reclusione dell’isola di Gorgona. Il progetto denominato ‘Frescobaldi per Gorgona’ è partito grazie ad un finanziamento della Cassa Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed e’ stato realizzato grazie alla collaborazione tra la direzione della casa di reclusione di Gorgona e Marchesi de’ Frescobaldi, l’azienda di vini toscana. ”Iniziative di questo tipo – ha detto il ministro – incidono sul detenuto in modo costruttivo e non distruttivo, consentendogli di specializzarsi e di fare un’esperienza di lavoro che gli sara’ utile anche una volta uscito dal carcere. Le statistiche ci dicono inoltre che nei detenuti che non lavorano la recidiva e’ dell’80%”. Un aspetto quest’ultimo sui cui ha insistito anche il capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria Giovanni Tamburino. ”Questa è una iniziativa di cui non ho il merito ma sono felice di vederla realizzata: c’e’ un marchio di qualita’ che si unisce al mondo delle carceri”, ha detto il ministro.

La direttrice del carcere di Gorgona, Maria Grazia Giampiccolo ha spiegato che, oltre al vino e’ stata rilevata anche la produzione di olio e formaggio che consentira’ quindi di allargare l’attivita’. ”Sull’isola – ha aggiunto Cancellieri – c’e’ anche un progetto per realizzare pannelli fotovoltaici e produrre energia alternativa che porterà incassi a fronte di tante spese”. Sull’isola di Gorgona si scontano pene per reati comuni, la capienza massima del carcere e’ di 136 reclusi ma al momento ce ne sono 50. Il vino ‘Gorgona’ che viene prodotto in collaborazione con i detenuti e’ un bianco a base di Vermentino e Ansonica: da giugno le 2.700 bottiglie saranno presenti nei migliori ristoranti ed enoteche italiane.

3 giugno 2013 – fonte: ansa

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