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Ambiente

Scopriamo due delle oasi coinvolte nel progetto

Alla scoperta di due oasi coinvolte nel progetto

1) Oasi Lipu della Celestina a Campagnola Emilia
 A Campagnola Emilia nella bassa pianura reggiana, nasce una decina di anni fa questa oasi grazie ad un lascito testamentario della Signora Maria Celestina Freddi, che donò il suo podere alla LIPU affinché fosse realizzato quello che lei stessa definì “un parco acquatico”. Sono 10 ettari trasformati in una zona umida che funge anche da cassa di espansione per la rete di canali di bonifica del territorio. L’Oasi è visitabile grazie alla presenza di sentieri che conducono ai vari punti di osservazione, capanni e schermature, da dove è possibile fare birdwatching. In poco meno di dieci anni, sono state censite circa 130 specie di uccelli, che sono senza dubbio gli animali più appariscenti dell’oasi. Tra questi, merita un posto di rilievo il Cavaliere d’Italia, elegante piccolo trampoliere che ama nidificare sulle isolette degli stagni. Per tutto il corso dell’anno sono avvistabili anche aironi, anatre e tanti altri piccoli uccelli che frequentano i canneti, gli incolti e le siepi dell’oasi. In primavera e in estate sono visibili anche interessanti specie di farfalle e di libellule.
Nell’ambito del “Progetto LIPU – Coop” nel prossimo autunno saranno piantati 400 alberi e arbusti autoctoni: salici, ontani, aceri, frassini, prugnoli e ligustri. Così sorgerà in quasi un ettaro di Oasi il "nuovo" bosco allagato, che diventerà la casa degli aironi e attirerà anche raganelle e bisce d’acqua. Le siepi invece attireranno altri uccelli come le averle piccole, gli strillozzi e i saltimpali. Grazie ai ragazzi delle scuole di Campagnola Emilia che parteciperanno attivamente alla progettazione del nuovo bosco allagato, il giorno della piantumazione sarà una vera festa a cui saranno invitati gli amanti della natura!
Oasi LIPU Celestina Via Reggiolo, 21 – 42012 Campagnola Emilia (RE)
Per informazioniLuca Bagni 340 6964168 e-mail: oasi.celestina@lipu.it

2) Oasi Le Bine del Wwf sul fimue Oglio
Al confine fra le province di Mantova e Cremona, lungo il basso corso del fiume Oglio si trova questa piccola area protetta. L'oasi ha una superficie di circa 100 ettari ed è delimitata dall'argine maestro e dal fiume Oglio, interamente all’interno della golena del fiume. La piccola zona umida, con la fascia di bosco adiacente, ospita molte specie di piante e animali di notevole interesse; tra questi la rana di Lataste, una piccola rana rossa, simbolo della riserva, oltre a toporagni d'acqua, bisce, aironi cenerini, germani reali, picchi verdi e rossi, martin pescatori, allocchi, tassi …
Le Bine e Stagni di Focognano hanno una grande esperienza in attività di riconversione che svolgono anche in grande scala soprattutto nella rinaturazione di terreni agricoli: a Le Bine si è appena completata la sostituzione dei pioppeti “industriali” con impianti di arboricoltura mista con specie autoctone – sono state piantate 16000 piante in questo inverno, mentre sulle aree a diretta vocazione naturale sono stati riforestati diversi ettari e con il progetto Coop s’intende intervenire in una fascia lungo l’Oglio che ha un’importante funzione di protezione delle sponde e di corridoio ecologico tra due aree rinaturalizzate in questi ultimi anni. A Stagni di Focognano c’è un’intensa attività di riforestazione alimentata da un vivaio gestito con molta cura dal WWF locale e costituito da essenze autoctone, derivanti da sementi rigorosamente raccolte nel territorio su cui insiste l’area; tutta l’attività di riforestazione e manutenzione viene svolta con l’aiuto di gruppi di volontari coordinati dal responsabile dell’oasi.   

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