Isole ecologiche, negozio, e servizio di raccolta curato da un Consorzio ad hoc. Queste le tre regole da rispettare per smaltire in modo corretto i rifiuti elettrici ed elettronici di apparecchiature ormai vecchie e per mettere ordine nel dopo-feste. A stilare un vademecum con i passi da compiere ci pensa Ecolight, il Consorzio nazionale per la gestione dei Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e delle pile.
“È bene non dimenticare che i Raee sono rifiuti speciali il cui conferimento è regolamentato dalla legge – spiega Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight – Da un loro corretto trattamento è possibile ricavare importanti materie prime seconde, come plastica, vetro e metalli, che possono essere utilizzate nella creazione di nuovi prodotti”.
I Raee possono esser portati – dice Ecolight – in una delle oltre 3.600 isole ecologiche. Il cassone giusto è segnalato: R1 frigoriferi; R2 lavatrici e forni; R3 televisori e monitor; R4 piccoli elettrodomestici e elettronica di consumo; R5 sorgenti luminose neon e a risparmio energetico. Nel caso di acquisto di una nuova apparecchiatura è possibile lasciare quella vecchia direttamente in negozio al momento dell’acquisto (‘Uno contro Uno’); il conferimento è gratuito per il consumatore, così come il ritiro con consegna al domicilio della nuova apparecchiatura. Inoltre le imprese e i liberi professionisti possono affidarsi al servizio di raccolta di Ecolight, ‘Fai Spazio, dedicato alla gestione dei rifiuti professionali e su tutto il territorio nazionale e per ogni tipo di quantitativo. C’è infine una quarta possibilità, i cassonetti intelligenti presenti nella zona di Bologna, ai quali si accede con la tessera sanitaria.
Per Ecolight è stato stimato che in Italia nel 2012 siano stati prodotti oltre un milione di tonnellate di Raee, quasi 18 kg per abitante, ma meno di 3 su 10 hanno seguito una corretta gestione.
Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo di Consumatori che racconta cosa c’è dentro un rifiuto elettronico e che succede se non viene smaltito correttamente.
16 gennaio 2014 – fonte: ansa