Ambiente

Plastica, come far emergere il sommerso

Ripulire i fondali e far emergere problemi sommersi dovuti all’incuria dell’uomo. Su questo obiettivo si concentra quest’estate la campagna “Un mare di idee per le nostre acque”, per la tutela dei nostri mari, laghi e fiumi, giunta al quarto anno di attività. Promossa da Coop insieme a LifeGate, la campagna riparte dal CaterRaduno di Pesaro, concentrandosi sullo stato dei fondali dove, secondo uno studio dei ricercatori dell’Ispra, è depositato più del 70% dei rifiuti in mare costituito per il 77% da plastica. Grazie alle missioni dei biologi subacquei, nell’area di San Bartolo, a Pesaro, verrà valutato e documentato lo stato di alcuni fondali italiani. 

La campagna Coop ha consentito fin qui di raccogliere oltre 59,4 tonnellate di materiale disperso, comprese plastiche e microplastiche, equivalenti al peso di oltre 3,9 milioni di bottiglie da mezzo litro che, se messe in fila, coprirebbero la distanza tra Milano e Napoli (circa 794 km). In 3 anni sono stati collocati nelle acque dei porti 46 Seabin, i cestelli elettronici in grado di raccogliere le microplastiche; 3 Trash Collec’Thor, argani capaci di racimolare anche 100 kg di rifiuti plastici dalle acque di attracco; e si sono utilizzati 2 Pixie drone, droni deputati alla raccolta in superficie di materiali galleggianti, fino a 60 kg.

Tag: Coop, mare, lotta alla plastica

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