Le case italiane consumano troppa energia per il riscaldamento. Molte sono state costruite negli anni Settanta-Ottanta senza tenere in debita considerazione la questione energetica. In media si consumano tra i 140 e i 170 kWh/m²/anno. “Basti pensare che oggi – osserva il responsabile settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, Pieraldo Isolani – le nuove tecnologie costruttive e impiantistiche consentono di abbassare tali consumi anche del 30-40%, ferme restando le condizioni di comfort”.
Regola n°1 “Per non sprecare calore ma senza rinunciare a una buona temperatura domestica, è importante – dicono gli esperti dell’Unità Efficienza Energetica dell’Enea – che i termosifoni non siano coperti da tende, rivestimenti, mobili; attenzione anche a non aprire le finestre quando il riscaldamento è acceso, e a chiudere la valvola dei termosifoni nei locali non abitati”.
Regola n° 2 Molto importante è abbassare le tapparelle appena si fa buio. Chi ha il riscaldamento autonomo si ricordi di spegnerlo un’ora prima di andare a dormire o uscire di casa, per sfruttare il calore immagazzinato nei muri. E ancora, le valvole termostatiche sui singoli radiatori consentono un risparmio intorno al 15% delle spese di riscaldamento.
Regola n° 3 Attenzione alla temperatura dei termosifoni. In ogni caso il calore negli ambienti non deve superare i 20 gradi nelle case e i 18 negli immobili industriali e artigianali, con due gradi previsti di tolleranza.
Regola n° 4 Attenzione alle fasce orarie entro cui è consentito accendere i termosifoni: 10 ore totali giornaliere, dalle 5 del mattino alle 23 di notte, con la possibilità di suddividerle su due turni.