In Francia chi va al lavoro in bici verrà pagato. Potrà infatti ricevere un piccolo incentivo economico, variabile tra i 21 e i 25 centesimi per chilometro percorso. E’ infatti in fase di preparazione un progetto per diffondere la buona abitudine di andare al lavoro in bici.
Il progetto prevede il miglioramento delle misure di sicurezza che possono rendere meno pericolosi gli spostamenti in bicicletta sulle strade cittadine. Inoltre, ci si dovrà occupare del problema dei parcheggi. Dal 2015 le aziende potrebbero essere obbligate a mettere a disposizione dei dipendenti un certo numero di postazioni per parcheggiare la bici.
I vantaggi non riguarderanno soltanto chi possiede già una bici. Gli impiegati che si serviranno dei servizi di bike-sharing, come Vélib a Parigi e Vélo Bleu a Nizza, potranno ottenere il rimborso del proprio abbonamento annuale. Inoltre, chi deciderà di acquistare una bici elettrica, potrà contare su alcune agevolazioni.
Le aziende che aderiranno al programma di rimborso al chilometro per i ciclisti potranno contare su un alleggerimento delle tasse da versare. Il Ministero dei Trasporti francese sta inoltre valutando di aumentare le sanzioni per gli automobilisti che parcheggeranno sulle piste ciclabili da 35 a 135 euro. Il denaro raccolto verrà utilizzato per migliorare le condizioni delle strade.
In Francia si trovano inoltre al vaglio delle misure per ridurre i limiti di velocità all’interno dei centri abitati. Entro la fine dell’anno verrà proposto un nuovo regolamento, che porterà il limite da 50 a 30 chilometri orari sulle strade a senso unico. I limiti di velocità saranno diversificati a seconda delle zone della città e saranno fissati a 20, 30 o 50 chilometri orari, a seconda della tipologia delle strade e dei veicoli utilizzati. Tutti gli utenti della strada, ciclisti compresi, dovranno rispettare le nuove norme.
Vuio approfondire l’argomento? Leggi L’elogio della bicicletta che Mario Tozzi, geologo e conduttore televisivo, ha scritto per Consumatori qualche tempo fa…
17 marzo 2014 – fonte: greenme.it