Il metodo più diffuso, e fino a poco tempo fa con poche alternative, per combattere le erbacce senza fare troppi danni all’ambiente con gli erbicidi chimici, è il diserbo meccanico: in parole povere, si tratta di strappare le erbe indesiderate dal suolo a mano o con attrezzi come la zappa e il sarchiatore, oppure la motozappa nei giardini più grandi.
Molto meno faticoso è il “pirodiserbo” che prevede, grazie a un attrezzo chiamato estirpatore o diserbante termico, la bruciatura delle radici delle piante spontanee: un metodo selettivo che si dimostra efficace soprattutto contro le erbacce giovani, per non spargere troppi semi che germoglierebbero l’anno dopo, o ancora per eliminare, senza doversi chinare, l’erba già adulta infilatasi tra le piastrelle o sui marciapiedi.
Assieme alla pacciamatura, che previene la diffusione delle erbacce, il pirodiserbo è un rimedio consigliato a chi tiene al proprio orto biologico ma anche alla salute della schiena. Altri impieghi del diserbante elettrico sono l’eliminazione di insetti, l’accensione di barbecue e caminetti, lo scioglimento di neve e ghiaccio e, all’occorrenza, lo scongelamento dei tubi.
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