“Rise up your voice, not sea level” (“Alza la tua voce ma non il livello dei mari”). E’ questo lo slogan della Giornata mondiale per l’ambiente che si celebra il 5 giugno, in tutto il mondo. Dunque il tema scelto è quello dell’allarme clima legato ai mari.
Fanno infatti sempre più paura gli oceani e il rischio, legato al surriscaldamento globale, di un aumento dei livelli delle acque. Con le piccole isole del Pacifico che sarebbero le più esposte e le prime a essere colpite. Senza dimenticare alcune grandi città del mondo come New York e altre simbolicamente ‘fragili’ come Venezia.
Dunque con la regia del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep), con una serie di campagne che si rincorrono sui social network (da twitter a Instagram) il programma di domani prevede eventi sparsi per il Pianeta ed ovviamente anche in Italia.
Le piccole isole, che custodiscono oltre il 30% delle 50 maggiori zone economiche del mondo, sono la casa di quasi 63 milioni di persone; e svolgono un ruolo importante nella protezione degli oceani. Il rischio – secondo gli ultimi studi – è che entro il 2100 potrebbe esserci a causa dei cambiamenti climatici un innalzamento del livello del mare fino a due metri: Maldive, Kiribati e Tuvalu sarebbero le prime vittime.
”Le piccole isole – ha detto il direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner – contribuiscono poco al problema dei cambiamenti climatici, meno di 1% delle emissioni globali; eppure sono particolarmente vulnerabili sia per questioni naturali che per la bassa resilienza economica, oltre che per la limitata capacità di mitigazione e adattamento”.
“Il pianeta Terra è la nostra isola condivisa, dobbiamo unire le forze per proteggerla”, ha dichiarato il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon .
Per info: www.unep.org/wed
4 giugno 2014