Come imparare a convivere con gli eventi estremi? In premessa va detto che sul piano delle “buona pratiche” non esistono ricette uguali per tutti su un territorio così vario e vulnerabile come l’Italia. In generale tuttavia l’atteggiamento da assumere è quello di chi entra per la prima volta in una discoteca o in un cinema e deve capire dove si trovano le vie di fuga.
Le regole principali
1ª regola: conoscere le aree a rischio e i piani di protezione civile del proprio territorio
2ª regola: conoscere i luoghi di vita, i loro rischi potenziali, le vie di fuga e i buoni comportamenti da adottare
Che fare in caso di ciclone o tromba d’aria
Se sei all’aperto: allontanati dalla costa e trova riparo in un edificio.
Se sei in auto rallenta perché le raffiche di vento potrebbero far sbandare il veicolo e raggiungi il luogo sicuro più vicino (preferibilmente un edificio in muratura) evitando di sostare sotto ponti, cavalcavia, lampioni, impalcature, ecc. Se vieni colpito da un distacco di cavi elettrici, rimani all’interno del veicolo e attendi i soccorsi.
Se sei in casa non uscire assolutamente, neanche per mettere in sicurezza beni o veicoli. Chiudi porte, finestre e imposte.
Riparati nella stanza più interna o in corridoio, il più lontano possibile da porte e finestre. Abbandona i piani seminterrati e i piani terra. Se possibile evita l’ultimo piano: le forti raffiche di vento potrebbero danneggiare i tetti degli edifici più vulnerabili.
Se possibile poni ulteriori protezioni davanti a finestre e vetrate. Fai entrare in casa gli animali domestici. Chiudi il gas e disattiva il quadro elettrico se gli impianti sono ai piani bassi.
Tieni a portata di mano: documenti, farmaci indispensabili, batterie, torcia elettrica, radio a pile, cellulare, acqua in bottiglia.
Limita l’uso del cellulare. Tenere libere le linee facilita i soccorsi.