Dai trasporti, era il 1906, al dibattito sul cibo e sul suo impatto sul pianeta. Milano si ripresenta a oltre un secolo di distanza come città ospitante dell’Expo Universale che nel frattempo ha cambiato non solo i temi al centro dell’interesse, ma faccia e significato.
Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 nella città meneghina si parlerà non di manifatture dell’uomo, quanto di argomenti quali la sostenibilità della catena alimentare, il rispetto per l’ambiente, per i territori e le comunità, divenuti centrali nelle riflessioni sul futuro della vita dell’uomo sul pianeta.
L’Expo terrà i riflettori accesi sull’Italia per 184 giorni. 144 i paesi partecipanti in rappresentanza del 94% della popolazione del pianeta, oltre 20 milioni i visitatori previsti, con un picco a giugno, nel sito espositivo allestito a nord-ovest di Milano. Il sito si sviluppa su un’estensione di circa 1 milione di metri quadri lungo due assi ortogonali, che richiamano il cardo e il decumano della città romana, in un paesaggio che ricorda un’isola, ricca di spazi verdi e interamente circondata dall’acqua. Il Future Food District, a sud nella planimetria, individua una delle cinque aree tematiche (le altre sono il Padiglione Zero che introduce la visita, il Children Park, il Parco della Biodiversità, Arts & Food) ed è caratterizzato da contenuti fortemente interattivi: una piazza pubblica collega due padiglioni, uno dei quali è quello di Coop con il suo “Supermercato del Futuro“.
In altre aree di Expo, da segnalare la Lake Arena, con una piazza da 20.000 persone destinata a spettacoli e concerti, un grande teatro all’aperto, il Padiglione Italia di rappresentanza di Governo e Stato italiano e tutti i padiglioni dei vari paesi.
dicembre 2014