Alimentazione

Occhio alle grigliate, aumentano il rischio oncologico

Grigliata.jpgEstate, tempo di grigliate. Ma attenzione, perché carne e pesce alla brace aumentano il rischio tumori. Benzopirene e altri idrocarburi aromatici che si formano durante la combustione si depositano, infatti, sulle superfici degli alimenti grigliati, in quantità tali che, su un chilo di carne alla brace, se ne trovano concentrazioni corrispondenti a quelle contenute in 600 sigarette. Per limitare i danni, è bene pulire sempre bene la griglia e prevedere nel menu anche frutta e verdura fresca che, grazie ai loro antiossidanti e fibre, riducono l’assimilazione di sostanze tossiche. Sono alcuni dei consigli di cui è ricco il libro ‘In cucina contro il cancro’, scritto dall’oncologo Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica presso l’Ospedale San Giovanni Moscati di Avellino.

Ricetta dopo ricetta, Gridelli svela i segreti della cucina ‘anticancro’ e passa in rassegna le regole per una corretta selezione, cottura e conservazione degli alimenti, sempre nell’ottica della prevenzione delle patologie tumorali. E se delle proprietà protettive contro i tumori di legumi, ortaggi e cereali integrali si è scritto molto, meno si sa, ad esempio, di quelle delle spezie. La curcuma, spiega Gridelli, è un buon antinfiammatorio, i chiodi di garofano potenti antiossidanti, la noce moscata ha mostrato attività antitumorale bloccando, su cavie, la crescita di tumori all’intestino, alla pelle e ai tessuti molli. Non da meno è il rosmarino, ricco di carnosolo che, su test animali, si è mostrato efficace contro il cancro della mammella e della pelle. Mentre il carvacrolo, di cui è ricco l’origano, ha mostrato in vitro di avere effetto contro il carcinoma prostatico. Attenzione, mette in guardia l’esperto, al sale: non solo provoca ipertensione ma aumenta anche il rischio di cancro allo stomaco o al pancreas a causa della concentrazione di sodio, minerale che partecipa, insieme ai nitrati, alla formazione di nitrosammine, sostanze notoriamente cancerogene. Certo, le spezie ed altri alimenti non sono una ‘bacchetta magica’, ma possono aiutare. Attualmente, infatti, precisa l’autore, si può parlare solo di ”potenziale efficacia antitumorale”.

2 luglio 2014 – fonte: ansa

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