Si chiama “I racconti della tavola”, il nuovo libro di Massimo Montanari, docente dell’Università di Bologna, studioso dell’alimentazione e del cibo dal Medioevo ai giorni nostri e storico collaboratore della nostra rivista sulla quale ogni mese propone riflessioni che fanno emergere vicende e incroci intorno a ciò che passa sulla nostra tavola e nelle nostre cucine.
Stavolta il libro di Montanari è un intreccio di racconti, perché come scrive lui stesso nel prologo “i racconti sulla tavola hanno tanto da dire perché è la tavola stessa a raccontare. Racconta la fame e i modi in cui l’uomo ha cercato di trasformarla in occasione di piacere. Racconta l’economia, la politica, i rapporti sociali. Racconta i paradigmi intellettuali, filosofici, religiosi di una società. La tavola racconta il mondo”.
Dunque il viaggio è appassionante e intrigante perché le storie proposte provengono da epoche diverse ma non troppo lontane: dai secoli centrali del Medioevo fino al pieno Rinascimento, con qualche punta seicentesca. Si incontrano personaggi celebri come Carlo Magno, san Francesco, Dante Alighieri, figure minori e altre del tutto ignote. Ci sono anche personaggi immaginari, frutto della fantasia di romanzieri e novellieri: il contadino Bertoldo, il cavaliere Ivano e tanti altri. Storie vere e inventate si alterneranno, ma vengono tutte trattate allo stesso modo: come storie possibili, specchio di un mondo, di una società, di una cultura. Perché anche l’immaginario fa parte – eccome – della realtà.
I racconti della tavola, di Massimo Montanari, Laterza Editore, 18 euro, 232 pagine.