Alimentazione

Ecco perché la pasta non fa ingrassare

Le Linee guida per una sana alimentazione ne raccomandano un consumo quotidiano, pari a una porzione variabile tra gli 80 e i 120 grammi a seconda di età, sesso e attività fisica. Sfatiamo definitivamente il falso mito che la pasta faccia ingrassare, ma soprattutto che nel gruppo dei cereali, come riso, orzo, farro, sia la sola sul banco degli imputati. Il loro contenuto energetico è, infatti, più o meno equivalente e le piccole differenze riguardano i micronutrienti e le fibre. Ricordiamo, ad esempio, che la pasta integrale non apporta meno calorie di quella tradizionale, ma una preziosa quantità di fibre.

Per tutti i cereali: attenzione alle porzioni che portiamo in tavola e ai condimenti o ai sughi elaborati, preferendo minestre e zuppe con verdure o legumi. Per orientarsi tra le tante varietà disponibili, l’etichetta – in particolare la lista degli ingredienti – è sempre utile, per scegliere la pasta più adatta ai propri gusti ed esigenze.
La pasta all’uovo, in particolare, ha una composizione leggermente diversa da quella di semola, soprattutto per il contenuto di proteine, e una resa in cottura più bassa. Dunque, fresca o secca che sia, attenzione a porzioni eccessive e condimenti elaborati.

Tag: Dieta, pasta, linee guida

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