Il Coop Forum Center ha ospitato a Expo la prima degustazione autorizzata di insetti in Italia. Per l’occasione, lo chef Marco Ambrosino ha composto dei crostini a base di ricotta, grillo belga e bacche accompagnati da un biscotto al cioccolato e grillo caramellato. L’assaggio è stato preceduto da una conferenza in cui Andrea Mascaretti, ideatore del progetto ‘Edible insects’, affiancato dai portavoce di Società Umanitaria e Coop Italia, ha spiegato quanto gli insetti siano il cibo del futuro: “Non solo per gli umani, ma anche per gli animali. Con il loro grandissimo apporto proteico, sarebbero in grado di sfamare bovini o pollame senza sprechi energetici”. “Gli insetti – sostiene Mascaretti – come le alghe e le meduse, sono gli alimenti del futuro. Come ricorda la Fao, costituiscono una fonte alimentare ricca di proteine e aminoacidi, e appartengono già alla dieta di oltre 2 miliardi di persone”. Una strada che sembra voler percorrere anche l’Unione europea, in particolare dopo l’ultimo parere dell’Efsa – l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sede a Parma – che stando ai dati disponibili e considerando gli insetti allevati con mangimi consentiti, non ha rilevato particolari rischi per la salute umana”.
Quando si parla di insetti nel piatto in Italia, lo scoglio più alto resta comunque quello culturale. “Si tratta tuttavia di scogli superabili – ha detto Chiara Faenza, di Coop Italia – : una recente nostra indagine condotta da Doxa dimostra che la diffidenza verso i cibi a base di insetti è meno diffusa di quanto ci si possa attendere”. Chi ha già superato i preconcetti culturali, invece, sono i cittadini del Belgio, che a fine 2013 ha autorizzato la vendita di dieci specie di insetti per il consumo umano. “I prodotti a base di insetti – ha detto la rappresentante del Padiglione belga, Cecile Flagotier – si trovano in tutti i supermercati e sono apprezzati soprattutto tra i giovani. La richiesta maggiore è nell’ambito sportivo, per il loro alto contenuto di proteine.